L'ARCOACROBATA
Rivista di Scienze Umane ed Arte
Anno III, numero 4, marzo 2004

Il Bosco - 1° parte

Sommario

Tracce...
Jacques Prévert, "Alberi"
Tra gli "Alberi" di J. Prévert si snodano le vie e le tracce del bosco.



Per una semeiotica del bosco
Massimiliano Giammasi, "Nel bosco dell’inconscio dimenticato"
"La presunzione fa muovere con spavalderia e la vanità fa materializzare di nuovo quel bosco che, in realtà, non avevamo mai lasciato; semplicemente ci trovavamo in una radura, in un momento di benessere che ci ha sorpreso, ingannato, ed anche spaventato".



Nel bosco delle immagini
Valeria Amato e Marco Passeggieri, "Da nord-est verso il suono azzurro"
"...Kandinsky trova lentamente l'orientamento per uscire dal suo bosco. Comprende che tra forma astratta e forma materiale non esiste differenza, poiché entrambe sono l'espressione di un volere confinare dentro schemi la creatività, facendo smarrire l'identità dell'artista. E' il contenuto, l'integrazione tra realtà materiale e realtà psichica, a determinare prepotentemente la forma, portando fin dentro l'essenza del proprio desiderio, laddove l'uomo vive lasciandosi trasformare e trasformando".



Tracce...
Chiara Caleffi, "Il bosco incantato"
"Il bosco delle fiabe è un luogo incantato, abitato da piante, animali e strane creature. Quell'alchimia di immagini, odori e suoni ci tiene in suo potere, è il fascino della contraddizione, dell'imprevisto, della suggestione...".



Nel bosco delle fiabe
Shelly Bisirri, "Perdersi nel bosco per ritrovarsi in un bacio"
"La via maestra, invisibile, del bosco, è il desiderio: come l'incresparsi di un'onda dolcemente va a frangersi su una riva conosciuta eppure sempre nuova, quella della nostra nascita".



Spunti...
Francesca Bernardini, "Lettera dal bosco"
"Questa è solo una parte di una storia iniziata tanto tempo fa... che per ora lascio su quella piccola scialuppa di pescatori in mezzo al mare, in compagnia della luna e di un cielo stellato".



Il racconto
Oriano Negrini e Concetta Turchi, "La parabola della strega"
"C'era una volta un bambino che, in uno strano orto multicolore, assaggiò un pomodoro rosso... che rideva. Questo racconto ha origine da uno scambio epistolare tra una psichiatra, che stava apportando cambiamenti all'interno del Servizio Psichiatrico in cui lavorava, e una persona del contesto sociale che assisteva con particolare recettività a questi accadimenti".



Nel bosco delle perversioni
Claudio Malizia e Cinzia Sersante, "Mystic River"
"La scena d'apertura del film ritrae tre bambini tra i dieci e i dodici anni, che giocano in strada e decidono di scrivere i loro nomi sul cemento fresco di un marciapiede. Si ferma una macchina scura con degli uomini di mezza età a bordo; uno di questi scende dall'auto, fa intravedere il distintivo del potere e... comincia la danza".



Tracce...
Jacques Prévert, "Alberi"



Nel bosco dei neuroni
Giampietro Marcheggiani, "L’ascolto nello sviluppo del movimento umano"
"In questo lavoro sperimentale si conferma la stretta correlazione tra ascolto e abilità motorie. L'ascolto, che si realizza solo attraverso una adeguata lateralizzazione, consente all'uomo elaborazioni mentali e abilità motorie che, andando ben oltre le stereotipie dell'istinto di sopravvivenza tipiche degli animali, racchiudono infinite possibilità di modificazione, attraverso le quali è possibile esprimere un gesto sempre nuovo e imprevedibile, perché frutto della sua fantasia".



Tracce...
Claudia Amato, "Questo è il mio nome"
"Ho voglia di scrivere di te, ma saranno le immagini e la storia a parlare, a dire cose nuove, non ancora dette".

 
   
 
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