L'audiopsicofonologia ha come oggetto di studio e di applicazione la rieducazione dell'orecchio fatta allo scopo di stimolare l'ascolto di un individuo.
Il fondatore dell'audiopsicofonologia è Alfred Tomatis (1920-2001), medico otorinolaringoiatra francese che, negli anni '50 del secolo appena trascorso, partendo dagli studi sulle sordità professionali degli aviatori e sui disturbi della emissione vocale nei cantanti, scopre il legame esistente tra lo sviluppo psichico della personalità e l'esperienza dell'ascolto.
Ascoltare, processo che investe il nostro organismo nella sua globalità psicocorporea, è un atto volontario teso a ritrovare ciò che vogliamo sentire. L'orecchio pertanto, oggetto di studio e di applicazione clinica dell'audiopsicofonologia, rappresenta una unità funzionale psicocorporea deputata all'ascolto. Si tratta di una unità funzionale "superiore (nel senso che viene coinvolto anche il campo cosciente) derivata dall'unione e dall'interazione di tre funzioni semplici:

a) uditiva, legata alla possibilita di captare i segnali di pericolo (è la funzione maggiormente legata alla dimensione animale);
b) vestibolare, legata all'equilibrio posturale e alla verticalità;
c) energetica, legata alla funzione dinamizzante degli stimoli sonori nei confronti della corteccia cerebrale.

Lo sviluppo dell'ascolto è direttamente collegato allo sviluppo psicocorporeo di ogni individuo (sviluppo dell'immagine corporea e del Sé) e all'acquisizione del linguaggio.
Recuperare, attraverso l'audiopsicofonologia, la capacità di ascoltare vuol dire non solo poter parlare a sé stessi e agli altri in modo differente, ma anche potersi percepire psicologicamente in modo nuovo.
Dopo le prime ricerche sperimentali e cliniche, il Prof. Alfred Tomatis ha enunciato le tre leggi fondamentali dell'Audiopsicofonologia, depositate nei primi anni cinquanta all'Accademia delle Scienze di Parigi:
Prima legge: la voce emessa da una persona contiene soltanto quelle frequenze che l'orecchio è in grado di ascoltare
Seconda legge: se si interviene correggendo le frequenze alterate, istantaneamente migliora l'emissione vocale
Terza legge: la correzione delle frequenze alterate può avvenire attraverso una stimolazione specifica data da un apparecchio chiamato orecchio elettronico.
L'Orecchio Elettronico è pertanto il risultato applicativo delle leggi appena enunciate e l'uso di questo apparecchio rappresenta la prima e fondamentale tappa della rieducazione all'ascolto: ripercorrendo le tappe dello sviluppo dell'ascolto dell'individuo, si vanno a stimolare quelle frequenze a cui l'orecchio si è chiuso sia per cause traumatiche che psicologiche.
 
   
 
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