Perché sia possibile un profondo cambiamento è necessario che tutto l'organismo (e anche il mondo esterno) sia pronto ad integrarlo. Esiste infatti un parallelismo costante tra il modo in cui si assimila un'idea o un affetto proveniente dal mondo esterno, l'atteggiamento posturale e il modo in cui si mangia.
I tre più importanti centri di comunicazione tra corpo e psiche sono la zona del bacino (sede tra l'altro degli istinti di sopravvivenza, della sessualità e dell'aggressività), la zona del petto (sede dell'affettività) e la testa (sede della razionalità). La libertà nei movimenti e l'integrazione motoria e neurovegetativa di queste tre aree favoriscono un costante atteggiamento di recettivià e creatività.
Il modo in cui nutriamo il corpo è poi strettamente collegato a come avviene il nutrimento psichico. Non esiste alcun cambiamento profondo a livello della personalità e del modo di vivere di un individuo se contemporaneamente non si modifica qualcosa nel suo metabolismo: tale cambiamento comporta necessariamente anche una trasformazione dei gusti alimentari. Non bisogna dimenticare che attraverso il cibo si struttura nei primi anni di vita di ogni individuo una forma di rapporto con l'altro basato sulla dipendenza materiale ed affettiva.
Cambiare postura e al contempo cambiare tipo di alimentazione vuol dire poter cambiare idea su sé stesso e sugli altri; vuol dire poter cambiare la propria voce, voce che esprime sempre quanto la nostra struttura psicocorporea sente e vive. E il respiro sarà finalmente pronto a generare delle vibrazioni vocali tanto più significative, quanto più esso sarà profondo, ancorato saldamente alla visceralità e alla sua realtà inconscia.
 
   
 
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